Mi sono trovato alla discarica paesana,
mi sono intravisto tra gli oggetti morti,
tra chi non ha più storia,
dove la brina gelida blocca ogni movimento;
la storia come la geografia è un illusione,
cosa rimane di come e dove ho vissuto?
Cosa rimane delle città e dei paesi?
Cosa della moltitudine incontrata?
Uno sol rimane,se uno era con me,
se la catarsi annulla il multiplo,
se mi annullo nell’uno,fonte dei numeri primi,
se in ogni istante riconosco l’Eterno che affiora,
e lascio possedermi dall’infinità generatrice di vita,
la Vita trionferà anche da me,
ed avrà un senso tutto il vissuto,
avrà una fine che è inizio fuori del tempo,
sarà ciò che non è ancora.
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